Utilizzazione di macchine per la pratica del diserbo meccanico e la semina su sodo

L’azione prevede la introduzione nelle aziende del progetto e di rimando nell’area di sua influenza, di macchine operative, nelle versioni più innovative, capaci di rispondere alle esigenze colturali e alle pratiche agronomiche correnti dell’azienda biologica. La priorità del mantenimento della sostanza organica nel suolo agrario e delle conservazione nel tempo della sua fertilità, ha portato in auge le tecniche dell’ agricoltura conservativa. Ispirandosi a questo principio, consideriamo conservative quelle lavorazioni del terreno che conservano in superficie tutti i residui colturali della coltura precedente, con funzione di copertura, per contrastare l'erosione, ridurre l'impatto delle precipitazioni battenti, e per conservare l'umidità e la sostanza organica del suolo. In tale contesto operativo si inserisce la semina su sodo, nella gestione dei seminativi, in seno alla rotazione triennale: leguminose, cereali, orticole da pieno campo. Da qui la necessità di ottimizzare l’uso di uno specifico parco macchine comprendente una seminatrice composta con elementi discissori a coltello per la semina su sodo, l’erpice leggero per il diserbo meccanico alle dicotiledoni, la macchina per il diserbo a getto di vapore e la multifresa di precsione per le lavorazioni negli intefilari di ortaggi e leguminose.

La tecnica della semina su sodo, rispetto alle forme convenzionali di coltivazione (cioè quelle che prevedono lavorazioni preliminari del terreno come arature, fresature, erpicature), lascia il terreno indisturbato e contribuisce alla sua naturale strutturazione, all’accumulo di carbnonio organico, alla riduzione dei fenomini di erosione e desertificazine, alla migliore gestione delle risorse idriche.

L’uso della tecnica suddetta si avvantaggia sicuramente ai grani antichi delle varietà Russello, Perciasacchi, Senatore Cappelli, etcc. che presentano traglia elevata e che pertanto esprime grande competitività rispetto alle erbe infestanti che comunque, sin nel caso di rotazione biennale che triennale, risulteranno adeguatamente controllate dalle frequenti sarchiature delle destinate alle colture precedente. La semina su sodo, nelle intenzioni del presente progetto, sarà preceduta dal diserbo a vapore delle erbe spontanee che si sono sviluppate dopo gli acquazzoni estivi e le prime piogge autunnali. Tale operazione consentirà alle giovani piantine di avere un vantaggio competitivo rispetto alle erbe preesistenti.

La macchina per il diserbo a vapore sarà inoltre utilizzata anche per il controllo delle erbe infestanti sugli interfilari del vigneto e delle altre coltivazioni arboree.

Il diserbo meccanico delle dicotiledoni sarà effettuato nel periodo pre accestimento, mediante l’uso di un erpice leggero (striglia) che oltre ad eliminare le giovani plantule infestanti, contribuirà ad aerare il terreno favorendo la fase di accestimento dei cereali.

La macchina operatrice multifresa, sarà utilizzata principalmente per le operazioni di sarchiatura e di diserbo meccanico delle coltivazioni orticole da pieno campo e dei legumi per uso umano (fava “piatta”, cece, lenticchia, cicerchia, fagiolo, pisello). Nella coltivazione delle leguminose per uso umano, sarà abbinata alla seminatrice di precisone su terreno precedentemente livellato e all’utilizzo di una quantità di semi sulla fila maggiore della media al fine di favorire la formazione di linee di coltivazione compatte e competitive rispetto allo sviluppo delle infestanti.