Secondo i dati Sinab – Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, (SINAB 2021) su informazioni fornite dagli (Organismi di Controllo – OdC) operanti in Italia (ai sensi dell’art. 93 del Reg. CE 889/08) il contributo del biologico siciliano pone l’isola al primo posto tra le regioni più biologiche del Paese, sia in termini di operatori che in termini di superficie certificata. La superficie biologica italiana è aumentata del 4,4% arrivando a sfiorare i 2,2 milioni di ettari a fine 2021. Oltre a confermarsi come paese leader del settore, ricoprendo il 3% della superficie biologica mondiale e il 12% di quella europea, l’Italia ha visto un enorme aumento del consumo di prodotti biologici anche nella ristorazione: si è registrata una crescita del 53% rispetto al 2021 della componente legata alla ristorazione collettiva (+20%) e commerciale (+79%).
Galinsoga parviflora
L’obiettivo principale del progetto Biologico A+++ “Sistema pilota di gestione dell’azienda agricola biologica a bassa entropia, mediante l’interpretazione del fattore ambientale, il prevalente ricorso ai preparati naturali e l’ausilio delle tecniche dell’agricoltura di precisione” finanziato con i fondi del Psr Sicilia 2014-2020 attraverso la sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” è quello di diffondere nella realtà siciliana le innovazioni tecnico-scientifiche messe a disposizione dalla ricerca scientifica internazionale, relativamente ai diversi protocolli per la gestione sostenibile dell’azienda agricola biologica e multifunzionale a bassa entropia.
L’importanza economica del presente progetto risiede nella capacità di attivare un meccanismo virtuoso basato su un sistema di reciproche convenienze tra i tre protagonisti principali del sistema territoriale: il mondo della produzione (offerta agro-alimentare), il mondo del consumo (domanda agro-alimentare) e infine il sistema ambientale. Quest’ultimo, essendo l’intero progetto orientato alla qualità alimentare e alla sostenibilità del modello se ne avvantaggerà in termini di ricadute ambientali e riduzione dei costi sociali.
Il gruppo operativo progetto Biologico A+++
Consorzio Isola Bio Sicilia – capofila Partner produttore dell’innovazione
Azienda Agricola Biologica Golden Grapes di Brucculeri Dario – partner agricolo
Azienda Agricola Filì di Buscemi Viviana – partner agricolo
Società Agricola semplice Bio Di Loro – partner agricolo
Azienda Agricola Biologica Licata Giuseppe – partner agricolo
Azienda Agricola Biologica Loria Francesco 1974 – partner agricolo
Azienda Agricola Biologica Loria Francesco 1975 – partner agricolo
Azienda Agricola Biologica Romano Calogero – partner agricolo
Pastificio Vallolmo Madonita Srl – partner industriale
Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’Analisi Economia Agraria (CREA) – partner scientifico
Il Gruppo Operativo del progetto Biologico A+++, continua spedito le attività ed è già riuscito a raggiungere buona parte dei risultati previsti. Sono in fase di realizzazione gli scopi prefissati in sede di presentazione del progetto. Sotto la supervisione dei due centri CREA, Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura ed Agrumicoltura e Centro di Ricerca Colture Industriali e del Consorzio Isola Bio Sicilia, le aziende partner hanno sperimentato:
Macerato di aglio
1) innovazioni di prodotto basate sull’utilizzo di macerati e decotti a partire da piante ed erbe spontanee (aglio, pomodoro, peperoncino ed ortica) per la gestione delle problematiche agronomiche e fitosanitarie. Introduzione di specie xerofile da reddito (Aloe arborescens Miller e vera) negli ordinamenti colturali, per l’aumento della biodiversità e la valorizzazione delle risorse idriche.
2) innovazioni di processo basate sulle modalità di molitura di grani antichi siciliani per la produzione di pasta alimentare secca di elevata qualità nutrizionale e salutistica.
3) sviluppo di un nuovo prodotto ad alto valore aggiunto (marmellata funzionale) capace di intercettare le richieste dei consumatori verso alimenti più sani.
4) ecosostenibilità attraverso l’introduzione di un nuovo processo di produzione di energia termica in forma di vapore tramite l’utilizzo di sottoprodotti agricoli.
5) potenziamento di modelli organizzativi interaziendali a supporto della produzione, la promozione e la logistica.
C’è molto entusiasmo da parte di tutte le aziende partner, ora non ci resta che attendere le nuove fasi di progetto per valutare concretamente gli effetti ed i benefici che tali sperimentazioni porteranno al settore.
*Responsabile scientifico del progetto
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