La crescente domanda globale di cibo, il cambiamento climatico e il degrado ambientale hanno portato ad una maggiore considerazione dell’economia circolare come strategia chiave per implementare un’agricoltura sostenibile e rigenerativa. L'impatto che l'agricoltura ha sull'ambiente dipende dagli effetti delle diverse pratiche utilizzate, che variano a seconda dei metodi, delle tecniche e delle tecnologie e, soprattutto, della scala di produzione. Quindi, l'agricoltura influenza vari agenti naturali come il suolo, l’acqua, la biodiversità, le persone, le piante, gli animali, gli habitat e la qualità del cibo.

L’agricoltura intensiva, infatti, è tra le più importanti produttrici di emissioni climalteranti a causa dell’uso massiccio di fertilizzanti, pesticidi e letame; è anche il principale responsabile dell’inquinamento delle acque dolci e della perdita di biodiversità attraverso i cambiamenti nell’uso del suolo e il degrado ambientale.

L’agricoltura tra le attività produttive è quella che si adatta meglio ai precetti dell’Economia Circolare, come concetto economico inserito nel quadro dello sviluppo sostenibile. Il settore agricolo comprende un’ampia varietà di azioni antropiche volte a trasformare l’ambiente naturale per fornire cibo al mondo intero, l’attività agricola dipende dall’azione combinata del clima e delle tecniche messe in atto per rendere fertile la terra. L’applicazione dell’Economia Circolare in agricoltura consente l’utilizzo di quantità minime di input esterni per rigenerare i suoli e minimizzare l’impatto ambientale. Inoltre, contribuisce alla riduzione dell’uso del suolo, alla limitazione dell’uso di fertilizzanti chimici, alla riduzione della produzione di rifiuti, contribuendo alla limitazione delle emissioni globali e alla lotta al cambiamento climatico. A livello globale, il settore agricolo è cruciale all’interno della bioeconomia e, pertanto, deve essere mantenuto economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile.

L’agricoltura circolare cerca di chiudere il ciclo di vita di prodotti, servizi, rifiuti, acqua ed energia per migliorare e ridurre gli impatti ecologici. Numerosi studi si sono concentrati sulla dimostrazione della validità dei sistemi di Economia Circolare in agricoltura. La ricerca ci fornisce nuovi argomenti per migliorare i processi di produzione alimentare a livello globale attraverso tecnologie più pulite, meno rifiuti, una migliore gestione dei rifiuti e dei processi circolari.

L’agricoltura biologica è il modello produttivo in grado di soddisfare pienamente i dettami dell’Economia Circolare. L’agricoltura biologica è capace di ridurre quasi a zero gli impatti dovuti alle attività di produzione agricola, poiché non fa uso di fertilizzanti e pesticidi di origine chimica, riduce al minimo le lavorazioni meccaniche dei terreni, utilizza metodi di commercializzazione dei prodotti a impatto ridotto (vendita diretta, chilometro zero, mercatini). Il principio fondamentale, che rende l’agricoltura biologica maggiormente aderente alla definizione di economia circolare, è il riutilizzo, vale a dire “non si butta nulla”, ma quelli che vengono definiti come scarti di produzione trovano sempre un utilizzo all’interno dell’azienda agricola biologica. Si prenda il caso dell’azienda biologica che svolge attività di allevamento, questa manterrà i capi di bestiame a stabulazione libera e non fissa, produrrà tutto il fieno necessario al nutrimento degli animali e riutilizzerà il letame prodotto da essi. Naturalmente un sistema produttivo in cui insistono più aziende biologiche, sarebbe ancor più sostenibile, perché i surplus di scarti di produzione di una azienda potrebbero essere utilizzati dalle altre. I sistemi di produzione biologica, dove applicati in modo efficiente, hanno dimostrato di poter ripagare degnamente gli sforzi degli agricoltori. Nonostante i vantaggi rispetto all’agricoltura convenzionale, in molte regioni del mondo i metodi agricoli biologici sono residuali e quasi inesistenti. Questo si spiega con la paura da parte degli agricoltori a modificare il proprio modus operandi verso l’agricoltura biologica che riduce la resa delle colture e aumenta i costi di produzione. Quindi, tra le linee di ricerca futura, dovrebbe essere presa in considerazione lo sviluppo di sistemi produttivi biologici circolari che colleghino diverse attività agricole. Inoltre, uno studio approfondito sui vantaggi economici, ambientali ed etici dell’agricoltura biologica, tramite l’applicazione di tecniche di analisi economica innovative, con lo scopo di redigere dei report integrati, che dimostrino ampiamente la validità di tale approccio produttivo.

L’interesse scientifico, infatti, riguardo l’analisi dei legami fra Economia Circolare e Agricoltura Biologica negli ultimi anni è fortemente cresciuto. La letteratura scientifica mondiale ha mostrato un certo interesse, infatti, nella Tabella mostrata di seguito vi sono i dati anno per anno relativi al numero di articoli, numero di autori, numero di autori per articolo, numero di citazioni, numero cumulativo di citazioni per articolo, numero di paesi e numero di riviste, che hanno trattato tale argomento. Il periodo di ricerca va dal 2010, anno in cui è stato pubblicato il primo articolo, al 2022. Come si può facilmente vedere, solo 26 articoli che trattano di Economia Circolare e agricoltura biologica. sono stati pubblicati tra il 2010 e il 2019, ma dal 2020 vi è stata una inversione di tendenza arrivando ad un totale di 115 tra il 2020 e il 2022. Negli ultimi tre anni sono stati pubblicati l’81,56% degli articoli di Economia Circolare e Agricoltura Biologica, questo indica che l’interesse per l’argomento è in cresciuto. Il numero totale di autori che contribuiscono ai 141 articoli è 745, passando da tre autori nel 2010 a 327 nel 2022. Il numero medio di autori per articolo è 5,28.

Il numero totale di citazioni dal 2010 al 2022 dei 141 articoli è stato di 2.172, con una media di 15,40 citazioni per articolo. Il numero di paesi che lavorano nel campo della ricerca su Economia Circolare ed agricoltura biologica è aumentato passando da uno nel 2010 a 42 nel 2022, questo indica che la ricerca sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo. Il numero di riviste che hanno pubblicato articoli su Economia Circolare e agricoltura biologica ha raggiunto 41 nel 2022 per un totale di 82 nel periodo analizzato; questa crescita va di pari passo con il numero degli articoli, queste due quantità aumentano o diminuiscono in proporzione l'una all'altra. Vale la pena notare che l’interesse dei ricercatori ha iniziato ad aumentare nel 2016, un anno dopo la definizione dei 18 obiettivi di sviluppo sostenibile, in cui l’agricoltura gioca un ruolo rilevante, in particolare nel Goal 2, che include tra i suoi sotto-obiettivi, sostenibilità e resilienza.

L’agricoltura biologica all’interno dei processi di Economia Circolare sta quindi diventando sempre più interessante per attività di ricerca a livello internazionale. Un interesse che senza dubbio crescerà nei prossimi anni. In effetti, la letteratura esistente sul comportamento etico evidenzia la produzione e il consumo di cibo come uno degli argomenti più discussi, insieme alle sue ricadute. L’aumento della consapevolezza della salute tra i consumatori sta portando all’adozione di una dieta sana, ciò comporta anche ad un aumento della domanda di alimenti biologici.

Caratteristiche della ricerca scientifica in Economia Circolare e Agricoltura Biologica

Anno

No. articoli

No. autori

No. di autori per articolo*

No. di citazioni

No. di citazioni per articolo cumulativo**

No. di stati

No. di riviste

2016

2

10

5.00

28

14.00

2

2

2017

1

5

5.00

71

33.00

2

1

2018

3

6

2.00

57

26.00

4

3

2019

1

2

2.00

28

26.29

2

1

2020

11

17

1.55

226

22.78

13

10

2021

20

114

5.70

136

14.37

25

17

2022

23

159

6.91

34

9.51

26

17

Total

61

348

5.70

580

9.51

41

43

* Numero totale annuo di autori che hanno pubblicato articoli diviso per il numero annuo di articoli

** Numero totale di citazioni fino alla fine del 2022 per il numero totale di articoli pubblicati fino alla stessa data

 

 

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